
Voglio il tempo di vivere le cose che sogno.
Cuba.Turismo “sessuale”…? Da non imitare, certo.A Cuba ci sono delle famiglie che offrono ospitalità ai turisti in cerca di sapori ed atmosfere reali. Qualcuno ovviamente associa questa offerta ad altre… come dire… va bene la mamma e pure la figlia. Ma se volessimo salvare un aspetto di questa ospitalità…? A Napoli e traverse, ci sono famiglie disposte ad ospitare il turista in cerca di ragù e babà? Fare della propria casa, della propria famiglia, delle proprie abitudini, una piccola azienda…? Ci sono turisti che si lasciano ospitare in paesi esteri in cui si pranza con la pistola sulla tavola. Il pericolo diventa attrazione. E grazie a questa, il pericolo diventa solo spettacolo, farsa. Un altro esempio? Copenhagen… il quartiere di Christiana. Un villaggio anni ‘70, dove “figli dei fiori” e nuovi “rappers” si scambiano sigarette e sguardi, dove si dice “spaccino”, dove è vietato fotografare o riprendere, dove le case, i bar, esternamente sono “vecchie baracche”, ma all’interno… design! Trasformare un difetto in pregio. Calcarne i contorni per impreziosirne il tratto. Disarmare la mina, senz
a toccarne il guscio e l’idea di rischio. E' giunto il momento. Si sente nell'aria... nei bronchi.. nel DNA!
Da tempo ormai inviamo segnali, accendiamo fuochi per farci avvistare, lo gridiamo fuori dal casco, per le strade, a cavallo di potenti motorini. Date a noi la nostra città!
E vogliamo anche tutta la sua energia, quella che riceve e quella che produce. Vogliamo le sue risorse, quelle del futuro... perchè, noi, siamo molto più avanti! Quanta energia per le strade, quante risorse bruciate. La "munnezza" è nostra e non si tocca!
Napoletani di tutto il mondo, unitevi!... e inviateci la vostra munnezza. Ne faremo tesoro per noi e per i nostri figli.