Friday, August 01, 2008
Friday, April 04, 2008
Thursday, March 13, 2008
Nei vicoli, migliaia di arruolati…
Tuesday, March 04, 2008
... 2 piccole anime sbiadiscono in un pozzo ...
Un uomo, figlio di Dio, suo rappresentante in terra... non si reca lì... per benedire quel che resta della nostra vergogna e adesso anche della sua.
Si parla di politica, nella casa di Dio. Si scagliano ancora pietre su chi si giudica peccatore.
Si apre la tomba di un santo sperando di poterlo esporre mummificato.
Una statua non bastava... ma se non è ben conservato... allora anche una statua va bene...
Allora l'Uomo di Dio pregherà sulle statue dei 2 fratellini. Basterà.
Ma da solo. Nella sua stanza. Lontano dagli occhi. Lontano da chi ha bisogno di vederlo pregare.
... 2 piccole anime sbiadiscono in un pozzo ...
Wednesday, February 20, 2008
Thursday, January 10, 2008
Il tesoro di Napoli
E' giunto il momento. Si sente nell'aria... nei bronchi.. nel DNA!
Da tempo ormai inviamo segnali, accendiamo fuochi per farci avvistare, lo gridiamo fuori dal casco, per le strade, a cavallo di potenti motorini. Date a noi la nostra città!
E vogliamo anche tutta la sua energia, quella che riceve e quella che produce. Vogliamo le sue risorse, quelle del futuro... perchè, noi, siamo molto più avanti! Quanta energia per le strade, quante risorse bruciate. La "munnezza" è nostra e non si tocca!
Napoletani di tutto il mondo, unitevi!... e inviateci la vostra munnezza. Ne faremo tesoro per noi e per i nostri figli.
Tuesday, September 25, 2007
TAREQ
INDIVIDUI
Thursday, July 12, 2007
WIP: WORDS IN PROGRESS
Wednesday, June 13, 2007
Fuori stanno cablando.
Monday, June 04, 2007
Il vecchio adagio sempre valido…
Thursday, May 24, 2007
RACCOLTA FIRME
Wednesday, May 23, 2007
LA CHIAVE GIUSTA
Facciamo un esempio.
(a) Voglio vendere il mio cibo per i cani.
(b) Voglio acquistare del cibo per il mio cane.
Analizzando la frase (a), certamente possiamo intuire che essa rappresenti la richiesta di un produttore di cibo per cani di vendere il suo prodotto. Cosa è più importante per il produttore?
Il prodotto, ovvio. Allora, presentandogli una comunicazione pubblicitaria in cui si fa bella mostra della scatoletta o del sacco di alimento per cani, avremmo fatto la scelta più ovvia.
La frase (b) invece sembra proprio che possa essere stata scritta dal padrone di un cane.
Quindi per acquistare il cibo per il suo cane, il padrone vorrà avere prova della bontà di un alimento. Quale miglior prova che vedere un altro bel cane in piena forma “divorare” la pappa nella sua ciotola?
Immaginiamo ora di trovarci seduti ad un tavolo con il produttore ed il padrone di un cane.
Il nostro compito è quello di persuadere entrambi e con un solo messaggio, che la nostra idea riesca a soddisfare pienamente e contemporaneamente le loro esigenze di vendita e di acquisto.
L'immagine ovvia per il produttore è il sacco di croccantini per il cane. L'immagine ovvia per il padrone è quella del proprio cane. Per la visualizzazione del sacco, basta averne un'immagine fotografica. Per il cane del padrone, dovremmo essere bravi a ricercare l'immagine di un cane che meglio possa rappresentarne genericamente le caratteristiche.
Magari taglia media, pelo medio, colore nero, …
Basterà accostare l'immagine del grande sacco di alimento con quella del cane, su uno sfondo bianco. I due protagonisti sembrano guardarsi, riconoscersi, soprattutto allearsi. Proprio quello che dobbiamo creare tra i due ospiti della nostra tavola: alleanza e complicità. Tutto quello che di creativo ci viene in mente per far interagire il cane ed il sacco, andrà bene. Che il cane salti dentro il sacco, che il sacco insegui il cane, … l'importante è che il messaggio sia del tipo: fatti l'uno per l'altro! Il punto di partenza sono il cane ed il sacco. La metà è vendere il sacco. Il percorso è …
Il creativo non è uno scienziato. Non inventa. Il creativo non è uno psicologo. Non ti scava dentro. Il creativo non è un mercante. Non contratta la sua merce. Compito di un creativo è quello di far apparire incredibile, unica, una cosa banale. Cambiare il punto di vista dal quale siamo abituati a vedere quello che ci circonda. Cambiare le ambientazioni nelle quali siamo sicuri di saperci orientare. Questo vale per le cose così come per le situazioni. Quello che per molti è e resterà un'immagine banale, ovvia, ormai acquisita, è per il creativo il punto di partenza di un viaggio che, attraversando mille confini, lo porterà in mille direzioni diverse e verso un'unica meta.
Wednesday, May 16, 2007
LASCIATE CHE BRUCI!
Tuesday, May 15, 2007
A.A.A. spazio creativo cercasi.
IL GIOCO
Wednesday, May 09, 2007
COMUNITA' e FORUM
Che grande frustrazione quel contentino che ci lascia esprimere le nostre idee solo da un telefonino. Voglio di più! Allora ci danno internet, la rete. Come antiche tribù alle quali è stato donato un oggetto divino, iniziamo a nutrirci voracemente di contatti, relazioni virtuali. Accettiamo nomi assurdi per darci un nick name ed indossiamo storie di altri per confonderci on line. Ci lasciano entrare in una chat dove liberare la parte stronza che è in ognuno di noi, l'istinto a mentire, la voglia subdola di molestare, di spiare.
Thursday, October 19, 2006
Una guida per creativi e innovatori
Wednesday, October 18, 2006
Questo programma l'ho inventato io!
tratto da:
http://www.presspool.it/default.cfm?ID=2056
Vogliamo davvero interagire con i programmi televisivi? Crediamo veramente di poter essere protagonisti, registi, ideatori di un palinsesto televisivo? E se fossimo solo dei bersagli verso cui indirizzare mirati messaggi pubblicitari? E quanto costerà "parlare" con la tv? Interrogare la tv per riceverne informazioni utili, potrebbe essere un'ottima idea, anche se internet già fornisce questo servizio. Darle però delle idee, pagandone anche le spese...
Thursday, October 12, 2006
Neuroscienze cognitive
tratto da: http://ulisse.sissa.it
Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) Trieste-Italia 2001-2005
articolo:
http://ulisse.sissa.it/site/public/openday/neuroscienze.html
Friday, October 06, 2006
SIMPATICAMENTE EMPATICO
L’empatia è la focalizzazione sul mondo interiore dell’interlocutore, è la capacità di intuire cosa si agiti in lui, come si senta in una situazione e cosa realmente provi al di là di quello che esprime verbalmente. L’empatia è la capacità di leggere fra le righe, di captare le spie emozionali, di cogliere anche i segnali non verbali indicatori di uno stato d’animo e di intuire quale valore rivesta un evento per l'interlocutore, senza lasciarsi guidare dai propri schemi di attribuzione di significato.
AMICA AMIGDALA
L'amigdala regola le emozioni e gli istinti indispensabili per la sopravvivenza, senza l'amigdala tutte le informazioni provenienti dall'esterno avrebbero la stessa importanza.
Senza emozioni non siamo in grado di valutare le situazioni. Senza paura non si scappa di fronte ha pericoli, ed in natura si muore per questo".
PERSONALITA' CREATIVA - ventunora.it
Paolo Manzelli, Presidente del Laboratorio di Ricerca Educativa della Facoltà di Scienze dell’Università di Firenze e dell’Istituto Internazionale ECO-Crea (Espansione e Coordinamento degli Osservatori sulla Creatività)
Thursday, October 05, 2006
PIU' VISIONI
IL DINORIGENTE
Secondo tale principio ” le persone vengono promosse fino ad arrivare a un livello in cui sono incompetenti. Un individuo promosso per la sua abilità tecnica o il suo expertise arriva infine a un livello dove molti, o la maggior parte, dei suoi compiti hanno a che fare con a gestione delle risorse umane, e non con le capacità tecniche. Tutto questo in pratica significa che il mondo del lavoro è disseminato di pessimi dirigenti. Il principio di Peter aiuta moltissimo a spiegare come mai, ovunque nelle organizzazioni, tante persone rudi, villane e comunque inette sul piano delle relazioni interpersonali, occupino molte posizioni di potere”.
Dal libro di Daniel Goleman: Lavorare con intelligenza emotiva.
LA FOLLIA IMPRENDITORIALE
Creare svariati contenitori da vendere senza qualificarne i contenuti.
Richiedere massima flessibilità dai dipendenti, senza specificarne modalità e retribuzioni. Sono solo tre punti di una serie di programmi imprenditoriali dietro le quali si nasconde una folle confusione di intenti e soluzioni. La qualità, le risorse umane, le prospettive di sviluppo per tutti, il rispetto della vita sociale fuori dall'ambiente lavorativo, il rispetto degli spazi e delle competenze... ? La creatività viene mortificata e svilita da quegli imprenditori che leggono solo la propria bibbia.
Friday, August 04, 2006
Settembre è il lunedì dell’anno
Già. Quando ero uno studente, ad agosto si andava in vacanza.
L’ultimo giorno di scuola, quello istituzionale, è obbligatorio
Lì si incontrano i reduci.
Da lì poi lo sguardo si allontana, improvvisamente, disorientato.
Ho un po’ di nostalgia dell’ultimo giorno.
La mente
La mente
Thursday, August 03, 2006
La mente
Wednesday, August 02, 2006
Pensiero creativo
Osservare.
Avevo cinque anni e quel giorno la maestra volle incontrare i miei genitori.
“Suo figlio porta in classe i disegni fatti dal suo papà, e dice di averli fatti lui!”
Il mio papà insegnava disegno nelle scuole medie.
“Disegnate la vostra estate” – fu il tema dato dalla maestra.
Dall’alto, il mare. Bambini e grandi nuotano. Le barche passano.
“Guardi, il mare è trasparente!”
Per me il mare è sempre stato trasparente.
Tuesday, August 01, 2006
Passione
In realtà, in latino classico passio voleva dire solo turbamento dell’animo: il significato di sofferenza, patimento è nato traducendo il greco dei Vangeli, nei quali con pathos si indicava appunto il martirio di Gesù. "
Il sesto senso
La creatività nella narrativa
Letteratura creativa
Elogio economico della forza creativa
Le emozioni ignoranti
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” - Iniziative culturali e sociali
CONVEGNO - VENERDÌ 23 APRILE 2006 - ORE 9 - 13.30
AULA MAGNA DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - VIA DE SABELLI 108 ROMA
Più cervelli che anime
Un libro divulgativo di Boncinelli sulle basi materiali e biologiche di ciò che chiamiamo "coscienza"
Il rapporto tra mente e corpo
http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/990619.htm
Monday, July 31, 2006
Il quoziente intellettivo
(Focus - 30 marzo 2006)
Ma che cos'è quest'intelligenza emotiva?
E' una miscela equilibrata di motivazione, empatia, logica e autocontrollo, che consente, imparando a comprendere i propri sentimenti e quelli degli altri, di sviluppare una grande capacità di adattamento e di convogliare opportunamente le proprie emozioni, in modo da sfruttare i lati positivi di ogni situazione.
Tratto da: "Lavorare con intelligenza emotiva" di Daniel Goleman
E' la capacità di leggere fra le righe, di captare le spie emozionali, di cogliere anche i segnali non verbali indicatori di uno stato d’animo e di intuire quale valore rivesta un evento per l'interlocutore, senza lasciarsi guidare dai propri schemi di attribuzione di significato.
La creatività degli alberi.
Sunday, July 30, 2006
Si può essere creativi dormendo?
Da sempre si dice: “ Il sonno porta consiglio “.
Vi è mai capitato di addormentarvi con un dubbio da risolvere e risvegliarvi con la soluzione giusta? A me spesso capita di trovare una pista, di avere l’intuizione giusta poco prima di addormentarmi. Forse perché lasciando rilassare il mio corpo, la mia mente riesce a concentrarsi maggiormente sul pensiero o sul ragionamento richiesto. A quel punto, la voglia di alzarmi dal letto e mettermi all’opera è tanta. In gioventù spesso questa voglia prendeva il sopravvento. In meno di un secondo mi ritrovavo con la matita a dare forma alla mia idea. Poi con il tempo ho imparato ad interpretare quella strana e deludente sensazione che al mattino, al risveglio, mi incupiva nel guardare la mia “creazione” notturna. Oggi la passione improvvisa fortunatamente ancora mi assale, ma ho imparato che ci sono occasioni in cui è meglio gustarsi il piatto freddo. Perché non è sempre la fame del momento che voglio soddisfare.
“Nel corso della giornata un gran numero di eventi ci colpiscono ma noi ne prendiamo in considerazione soltanto una piccola parte.”
Camminare procedendo di spalle ci lascia i segni sulla schiena, non ci lascia scorgere la strada, né cosa ci abbia colpito. Certo possiamo mostrare le nostre cicatrici e vantarci di avere vissuto intensamente, ma il nostro volto non confermerà la strada.
Di contro, chi attraversa il mondo guardandolo in faccia, deve diventare bravo a sopportarne gli sguardi, i ricordi, i dolori.
Entrambi i viaggiatori avranno comunque un sogno insospettato, un’ informazione nascosta che improvvisa riemergerà dal buio. La scintilla creativa che guida il viandante per le vie del mondo.
Friday, July 28, 2006
Il concetto, ridotto all'osso:
I due emisferi cerebrali controllano, ciascuno, il lato del corpo opposto rispetto alla parte del cranio in cui si trovano (la parte destra del cervello elabora le informazioni provenienti dalla parte sinistra del corpo, mentre la parte sinistra del cervello elabora quelle della parte destra del corpo e le controlla).
Nei due emisferi esistono molte aree che svolgono funzioni differenti; ricevono le informazioni dagli organi di senso da zone del cervello differenti e le passano ad aree diverse. Il modo in cui vengono elaborate le informazioni varia a seconda dell'area cerebrale. Nella corteccia sono presenti infatti aree differenti di elaborazione delle informazioni dette area primaria, area secondaria e area associativa.
Circa il 90% degli esseri umani usa la mano destra per compiere azioni, ad esempio scrivere. Questa caratteristica, osservata in tutte le razze e le culture, è stata collegata al cervello e, in particolare, all'area deputata all'elaborazione del linguaggio. Nel 95% circa dei destrimani il linguaggio è, infatti, mediato esclusivamente dall'emisfero sinistro, che controlla la parte destra del corpo e quindi anche la mano destra. Questo fenomeno viene chiamato dominanza sinistra per il linguaggio. Nei mancini la situazione è più variegata: nel 70% dei casi la dominanza per il linguaggio è mediata dall'emisfero destro, nel 15% dal sinistro e nel restante 15% da entrambi. Tra le altre funzioni in cui un emisfero sembra essere dominante, si annoverano il riconoscimento dei volti e l'attenzione spaziale. Quando un emisfero cerebrale subisce una lesione monolaterale, queste funzioni possono andare distrutte.
Detto ciò...
La creatività risiede nello stomaco!
La pancia è la sede delle emozioni e dell' inconscio.
"Fin dall'antichità si afferma che la pancia è la sede delle emozioni e dell' inconscio; ma per potere avere queste funzioni, occorre che la pancia abbia un "cervello" che possa elaborare i dati autonomamente da quello superiore, recenti scoperte (studi di neurogastroenterologia) hanno confermato che il cervello enterico esiste, eccome e che esso funziona autonomamente da quello superiore; i naturisti lo sanno molto bene, infatti non esiste malato che non venga curato iniziando dall'apparato digerente, la medicina ufficiale non lo considera neppure...nelle sue "terapie" sintomatiche ! "
Il solito scontro tra bellezza e qualità.
La mosca più diffusa e certamente più conosciuta è la mosca domestica (Musca domestica), che come tutti i Ditteri è provvista di apparato boccale lambente succhiatore (alcune specie umane hanno un impianto simile); unitamente al paio di ali membranose indispensabili per il volo, è munita di due piccoli rudimenti di ali trasformati in bastoncini, detti bilancieri.
Questo insetto, che si trova ovunque..., ha nel volo la sua dote migliore e, salvo le ore più calde e più fredde della giornata , è in continuo movimento (questo a noi umani fortunatamente non accade); il suo arrampicamento su qualsiasi tipo di superficie è notevolmente facilitato da particolari strutture che fungono da ventose (a noi mancano le ventose, ma qualcuno riesce ad arrampicarsi... lo stesso).
L'intero ciclo della mosca domestica - da uovo ad adulto - può compiersi, in condizioni climatiche ottimali (estate), anche in soli 10 giorni (che stress).
E' stato calcolato, in linea teorica, che, in condizioni favorevoli, una sola coppia di mosche, può generare, da maggio a settembre, quattromila trilioni di mosche (non c'è gara, fermiamole!).
OK! Le mosche sono molto efficienti. Ma noi siamo tutti più belli...Tutti? Proprio tutti? Comunque possiamo diventarlo. E poi voliamo comunque. Si, con una sovrastruttura progettata per... e poi non dobbiamo solo succhiare. Per le ventose, conosco un paio di persone che quando ti stringono la mano...e poi ci sono gli arrampicatori sociali...quelli che provano con gli specchi. Anche noi cresciamo in fretta, perchè le offerte della telefonia mobile mica stanno ad aspettarti! Forse non riusciamo a generare quattromila trilioni di mosche, ma un paio di botte a settimana le sappiamo ancora dare.
è un ottimo stato mentale.
Non per ingenuità, ma come filosofia.
Lasciarsi "prendere" dallo stupore senza correre il rischio di sentirsi stupidi.
Da RaiEducational
Il Grillo (18/5/1999)
Fausto Petrella
Follia e creativita'
18 maggio 1999
Liceo Classico "Gianbattista Vico" di Napoli
Innanzi tutto la parola "creatività" è una parola larga, perché noi possiamo parlare di creatività sia per processi minimi, che però sono inventivi - per esempio la creatività infantile -, sia possiamo parlare di creatività per la creatività artistica, per le grandi opere che rappresentano l'umanità, dove si esprime il genio creativo dell'autore. La parola "creatività" copre quindi un'area di fenomeni vastissima. Questo è un primo inconveniente di questa parola. Per quello che riguarda il rapporto tra questo momento e la follia vera e propria, anche qui se ne sono dette di tutti i colori, perché, in effetti, esiste una follia creativa, diciamo così, e invece una follia che, come ha detto Foucault, corrisponde a un silenzio dell'opera. Cioè, quando certe forme di follia devastanti alterano la mente dell'artista, non abbiamo più la produzione artistica, ma il silenzio, l'impossibilità espressiva, la caduta dei poteri costruttivi...
L'arte, entro certi limiti, aiuta il soggetto a salvarsi dalla distruttività, dall'autodistruttività e da movimenti di disagio gravissimi con se se stesso e col mondo.